Un altro posto del cuore. Sospeso tra i 12 e i 18 gradi, in un locale interrato dal fascio ancestrale. Botti di rovere francese, area termocondizionata per l’affinamento in bottiglia. Appassionati e intenditori, ma non solo. Una stanza dei segreti dove il vino si trasforma. Con garbo, lentezza, pazienza.
Cogliendo i ritmi del tempo. Dormendo nelle fantastiche botticelle di rovere francese delle foreste di Allier a tostatura controllata, pregiate responsabili dei particolari sentori conferiti al vino.
Tesori che si fanno tradizione, con intimità, a contatto col legno e i suoi colori caldi. Come scrigni che custodiscono gioventù per rilasciare ricchezza, struttura, fragranza. Per restuire qualcosa di profondamente diverso, semplicemente riposando.
Dieci mesi, due anni. La variabile che dona unicità a “Il Crinale”. Un’unione magica tra gli uvaggi locali e le essenze trasmesse dal legno transalpino.
Il tutto attraverso un costante controllo automatico di temperatura e umidità ambientali, fornito appositi strumenti tecnologici di monitoraggio.
La tradizione enologica picena che non si ferma, ma viaggia alla ricerca e alla riscoperta dei segreti.
Senza dimenticare la contemporaneità e ciò che ha da offrire: solo così il vino diventa una grande eccellenza del suo territorio. E non solo.
