Vino Montepulciano d'Abruzzo - Il Crinale

Montepulciano d’Abruzzo: basta il nome

Sapete perchè siamo fieri di essere produttori di questo vino pregiato?
Perchè è diventato talmente famoso nel mondo che incarna l’essenza del territorio e la nostra passione per l’enologia al punto che basta il suo nome.
A tal proposito calza a pennello la battuta cinematografica “La tua fama ti precede” del film “Il gladiatore”.

Il nostro Montepulciano d’Abruzzo è il risultato di un’antica tradizione vinicola che tramandiamo da generazioni nei nostri vigneti, immersi tra le colline e le valli, dove l’uva Montepulciano trova l’ambiente perfetto per sviluppare tutto il suo potenziale: il clima mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti e l’unicità del terreno che contribuisce alla creazione di un vino straordinario.

Con il suo colore rosso intenso e i riflessi violacei che brillano nel bicchiere, il Montepulciano d’Abruzzo si presenterà con i profumi avvolgenti di frutti rossi maturi come ciliegie succose e prugne succulente, accompagnati da delicate note speziate e floreali. In bocca si rivela con un corpo pieno e una piacevole freschezza che rende ogni sorso un’esperienza di indimenticabile godimento. I tannini morbidi completano questo meraviglioso quadro, conferendo al vino una struttura complessa che si evolve nel tempo, regalando nuove sfumature di gusto.

Il Montepulciano d’Abruzzo nella cucina italiana

La versatilità del Montepulciano d’Abruzzo è un altro suo grande punto di forza, è l’alleato perfetto per accompagnare la cucina italiana tradizionale. Immaginate di gustarlo accanto a un succulento arrosto di carne, a una grigliata di sapori intensi o ad un brasato ricco di aromi. E non non vanno di certo dimenticati i formaggi stagionati e i salumi, che si sposano alla perfezione con il nostro vino. Ma il Montepulciano d’Abruzzo sa anche essere un compagno ideale per momenti di puro relax, da gustare da solo, mentre si chiacchiera in buona compagnia.

La nostra produzione di Montepulciano d’Abruzzo è riconosciuta con la denominazione di origine controllata (DOC), un sigillo di qualità che garantisce l’autenticità e l’eccellenza del nostro vino. Abbiamo dedicato tempo, cura e dedizione per offrire ai nostri clienti un prodotto di altissimo livello che rappresenta al meglio la nostra terra e la nostra passione.
Non sorprende che abbia conquistato premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, poichè è un vino che ha saputo conquistare i palati più esigenti e che continua a sorprendere anche gli esperti del settore.

Vino Montepulciano d'Abruzzo - Il Crinale

Sprigione Marche Rosso, un vino punta di diamante da scoprire

Sprigione Marche Rosso, un vino punta di diamante

Un 70% di Montepulciano, un 20% di Cabernet Sauvignon, un 10% di Merlot e… un segreto di famiglia prodotto nella nostra cantina che non possiamo svelare.
Questo è tutto ciò che possiamo dirvi sulla composizione vinicola del nostro Sprigione Marche Rosso IGT, un vino rosso delle Marche pluripremiato ed altamente apprezzato anche all’estero, poichè ci viene richiesto moltissimo nelle enoteche degli Stati Uniti. Sarete sicuramente incuriositi dal segreto di famiglia, ma perdonateci, come potete capire nessun mago rivelerà mai i trucchi del suo mestiere.

Vino Sprigione Marche Rosso IGT Il Grinale
Sprigione Marche Rosso IGT

Possiamo però darvi alcuni indizi su questo eccellente vino rosso del Piceno, il nostro Sprigione Marche Rosso IGT è un’autentico diamante che offre, e garantisce, un’esperienza di degustazione unica con il suo colore rubino intenso dai riflessi violacei ed il suo complesso bouquet di profumi che spaziano da note di frutta rossa e spezie a sentori terrosi e di sottobosco.
Il nome “Sprigione” infatti deriva dal fatto che emana notevoli profumi donando un’intensa sensazione di marasca, prugne, more, visciole e amarena con sentori terziari della tostatura di legno, tabacco, vaniglia e cannella.
Tale nomenclatura gli venne data dal Dott. Luca Maroni durante la degustazione del campione dalla botte, da quell’istante venne deciso di chiamarlo Sprigione.

Degustando lo Sprigione Marche Rosso si nota equilibrio e struttura, con tannini morbidi e una piacevole acidità, oltre ad un gusto persistente e armonioso che si sviluppa nel tempo, rendendolo un vino adatto all’invecchiamento.

Con quali piatti abbinare lo Sprigione Marche Rosso IGT?

C’è l’imbarazzo della scelta per la maggior parte dei palati, dalla carne rossa ai formaggi stagionati, passando per i piatti di cacciagione e le paste condite. Ciò non toglie però che può essere stappato e sorseggiato in un qualsiasi momento di relax o meditazione della giornata.

È un vino rosso unico e affascinante del nostro territorio e della regione Marche, con una storica corposità fatta di caratteristiche organolettiche complesse. Offre opportunità di degustazione interessanti al punto che viene cliassificato da molti come vino da meditazione.

Siamo al Vinitaly 2023 - Cantina Il Crinale

Siamo al Vinitaly 2023

Padiglione 7-C9, Desk 1
Non stiamo dando i numeri, ma siamo emozionati per la nostra partecipazione ad uno degli appuntamenti del settore vinicolo più importanti di questo paese: il Vinitaly.

Dal 2 al 5 Aprile 2023 infatti saremo al nostro stand nel quale vi aspettiamo a braccia aperte e calici pieni (per l’appunto al Padiglione 7-C9, Desk 1). Qui potrete assaporare i nostri eccellenti vini marchigiani fra i vini 3.0 e i vini DOC, in particolare troverete lo Sprigione Marche Rosso IGT, un vino divenuto molto famoso ed apprezzato persino negli Stati Uniti, ed i nostri due vini bianchi di punta, il Pecorino e la Passerina.

Venite a trovarci per assaggiare il Piceno!

Offida Pecorino Micaur e Sprigione premiati dall'AIS Marche

Offida Pecorino Micaur e Sprigione premiati dall’AIS Marche

Ebbene si, ammettiamo che non ne eravamo a conoscenza e ce lo hanno fatto scoprire per puro caso alcuni amici, ma due dei nostri vini, rispettivamente l’Offida Pecorino DOC Micaur ed il mitico Sprigione hanno ottenuto il riconoscimento dei Due Bicchieri dall’Associazione Italiana Sommelier delle Marche per la loro qualità ed eccellenza.

Il riconoscimento, per cui ringraziamo sentitamente l’Associazione Italiana Sommelier delle Marche e che ci galvanizza non poco perchè ci ripaga di un lavoro ben fatto, è stato pubblicato sulla nuova guida Le Marche nel bicchiere 2023, sia in versione cartacea e distribuita presso alcuni ristoranti dove potrete trovarli, sia in formato digitale. Quest’ultimo potete visionarlo a questo link, se poi siete curiosi e desiderate leggere dei nostri due vini vincitori, vi basta arrivare a pagina 283 della guida.

Alla salute!

La potatura invernale delle vigne

La potatura invernale delle nostre vigne

Questo è un periodo cruciale per le vigne, anche se a vista sembrano spoglie e tristi, il freddo dei mesi che solitamente copre il tempo che va da Novembre a Febbraio funge da letargo delle nostre viti, e tale letargo serve proprio alla pianta da riposo prima di germogliare, passaggio, quest’ultimo, che molto spesso avviene come una sorta di magia inaspettata, proprio perchè accade senza alcun preavviso, un po’ come succede per le cose migliori, e se permettete, noi ci teniamo che i nostri vini siano migliori.

Questo periodo di attesa però, non sta a significare il totale abbandono per chi lavora i vigneti nei campi, bensì vengono periodicamente accudite e pulite proprio per preparare la loro fase di crescita successiva.
Fra questi gesti di cura c’è appunto la potatura invernale, nota anche come potataura secca, che è il primo intervento che eseguiamo poichè in questo preciso momento la pianta, a prescindere dal vino bianco o rosso per il quale verranno usati i suoi chicchi d’uva, è completamente priva delle sue verdi foglie.

Questo intervento infatti, che nella foto di copertina vedete svolto dal nostro Armando, consente di aprire la strada alla vite per ottenere il giusto equilibrio tra la superficie fogliare ed il numero di grappoli. Sarà proprio questo equilibrio di potatura che genererà la qualitatà dell’uva e, di conseguenza, anche la qualità finale dei nostri vini 3.0 e i nostri vini DOC del Piceno, bianchi e rossi.

Ora forse qualcuno si starà chiedendo: “E che succede se non viene fatta la potatura invernale della vite?
Questa “tecnica del non fare niente” (passateci per un attimo questo termine) in realtà veniva usata nelle forme di viticoltura primitiva e si pensava che fosse corretta perchè si notava una notevole crescita della pianta con una produzione altrettanto numerosa di grappoli.
E a questo punto giustamente voi direte: “Ottimo, ma allora non serve!
E invece ci si è accorti che non eseguendo la potatura, oltre alla crescita della pianta e di un maggior numero di grappoli, quest’ultimi erano in realtà piccoli, inferiormente dolci e con un equilibrio piuttosto sbilanciato.
Ecco il perchè di questo necessario lavoro certosino in questo specifico perdiodo dell’anno.